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'L’Africa sarà Donna, segnali promettenti per il futuro del continente africano' - Torino Oggi

Scritto da Google News. Postato in Diritti delle donne

Il 2021/2022 sarà l’anno della ripartenza e dell’Africa. Ce lo ha detto il premier Draghi nel suo intervento al Summit sull’Africa, lo pianificheranno i grandi del G7 riunitisi in questi giorni, ne disegna la strategia l’Europa nel suo Piano d’azione Esterno. Il vero cambiamento, la spinta alla ricostruzione e alla riqualificazione economica su scala mondiale deve necessariamente passare anche per questo continente, attraverso la sua popolazione, le iniziative, la presenza di donne e giovani e l’empowerment femminile. A livello politico, ilcontinente africano ha dimostrato, soprattutto nell’ultimo decennio, impegno nella promozione della parità di genere: quasi tutti i Paesi hanno ratificato la Convenzione sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione contro le donne, più della metà degli Stati hanno ratificato il Protocollo sui diritti delle Donne Africane (protocollo di Maputo), sempre più donne, anche se non ancora in numero sufficiente, stanno ricoprendo ruoli chiave fondamentali per la stabilizzazione dei loro Paesi e per la tutela dei diritti umani, penso alla presidentessa della Tanzania, alle ministre degli Esteri di Congo, Sudan, Kenya, Libia e alla vicepresidente dell’Uganda.

L’associazionismo femminile, sia in Italia che nel Paese d’origine, è radicato e ben organizzato; le donne si coordinano, si scambiano informazioni, progetti, idee. L’evoluzione dell’Africa ha conosciuto, grazie anche all’eccesso alla digitalizzazione, all’informatizzazione e ai social, un’impennata prodigiosa.“Molte delle donne africane che sono in Italia portano avanti progetti disviluppo nei Paesi di origine” sottolinea Marie-Jeanne Balagizi Sifa, tra le promotrici del Forum Africane e Italiane ed esponente del Collettivo nazionale delle donne africane“Non ricevendo finanziamenti dal governo o altri enti organizzano attività di raccolta fondi come cene o eventi culturali. Ci sono poi i contributi che versano i membri dei gruppi per sostenere quegli interventi che la persona singola realizza nella regione di provenienza. E sono davvero tanti e variegati”. Tuttavia sopravvivono tasche di povertà, emarginazione e disagio sociale tra le più preoccupanti del pianeta, concentrate soprattutto nelle zone rurali. Ed è in queste zone, povere, poverissime, ultimamente aggravate dalla pandemia, ma mai dimenticate, che si concentrano gli sforzi dell’Ue e degli Stati Membri: sviluppo e infrastrutture, diritto alla salute e alla libertà, promozione di sistemi democratici stabili e apparati pubblici affidabili, accesso all’istruzione e alla digitalizzazione e quindi, accesso e supporto all’ imprenditoriaetica e sostenibile.

Il ruolo dell’Europa e le testimonianze dirette di chi è ogni giorno impegnato per il cambiamento, questi i temi che affronteremo insieme nel webinar “Emancipazione femminilenell’azione esterna dell’UE in Africa”, domani mercoledì16 giugno, ore 18, in diretta sullapagina facebook Dire Donna Oggi.

Gianna Gancia (Europarlamentare Lega)

C.S.

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